Sei unico. Differente da chiunque altro.
Quando scegli, sottolinei la tua eccezionalità. E ogni volta che decidi, crei un’occasione inedita, tua in maniera esclusiva.
Anche assumere uno chef privato può essere un’esperienza inconsueta. Ma quanto possa essere intensa e personale, dipende solo da te.
Concediti quindi una fantasia: immaginati, adesso, che un personal chef si dedichi soltanto ai tuoi desideri. Ti avranno raccontato che un cuoco a domicilio fa la spesa, usa e propone prodotti locali di qualità, ammannisce un’ottima cenetta nell’intimità della tua casa, pulisce la cucina mentre ti rilassi…
Ma… davvero è tutto qui ciò che riesci a sognare?
Non pare poi molto eccitante... Parlo per me: non so se pagherei mai un personal chef solo per far da cuoco, domestico e sguattero. Anche perché ci sono persone che rassettano un locale molto meglio del sottoscritto. E in un ottimo ristorante, ammettiamolo, puoi goderti un servizio e una cucina di prim’ordine, se non d’autore.
A un cuoco a domicilio devi per forza chiedere di più. Ma, per ottenerlo sul serio, devi poter esprimere le tue reali aspettative. Devi prender confidenza con te stesso e i tuoi sogni.
Un personal chef dovrebbe essere come navigare su internet: con un clic ora sei qui e cinque secondi dopo passeggi a fianco di Notre-Dame, a Parigi, o guardi il mare da una spiaggia calcinata delle Maldive o sei nel Tibet, circondato dal suono di campane a vento…
Ecco, è così che io sento il menù da chiedere a un personal chef: libero, senza confini, avventuroso e unico. Proprio come sei tu.
Un’esperienza assoluta che non potrà esser replicata per nessun altro.