Vuoi la verità? Credo di aver fatto tutto questo per tornare a essere un giornalista per davvero, più che un personal chef o cuoco a domicilio che dir si voglia.
Spazio al grande amore di una vita, quindi. Tornando alle origini. A quando volevo scrivere senza voci che mi zittissero. Così ti parlo di vino, ma non di bottiglie, perché la pubblicità non m’interessa. Di cibi e di materie prime, perché la ricerca del buono e del bello e dell’onesto non deve mai cessare: ci sono dentro le nostre radici e il nostro futuro. E poi scrivo di cose che capitano e cerco di capire perché, se ce la faccio. Oltre che di ricordi, sensazioni, emozioni, valori, speranze spesso racchiusi in una ricetta.
Anche se le RICETTE sul serio le trovi QUA.
A proposito di rimandi: se trovi link che ti conducono altrove, è perché le informazioni incomplete, che t’impediscono di approfondire, non mi sono mai piaciute. Di certo non faccio consigli per gli acquisti.
Torno a scrivere come un ragazzino, appunto. Non ho sassolini nella scarpa da togliermi, né devo puntare l’indice contro qualcuno o qualcosa… Sono tranquillo. Voglio soltanto esplorare il mondo attorno a me. Potrebbe esser bello guardare attraverso il medesimo binocolo, se ti va.
Magari tentando di non prendermi troppo sul serio, croce sul cuore! E se a volte potrebbe sembrarti altrimenti… smontami con una risata!