Ok, lo so che non si dovrebbe: quattro post in pochi giorni dopo tanto silenzio, di cui due di servizio (i corsi di vino e cucina), uno per illustrare la mia collaborazione con Cose di Casa e l’ultimo – questo – per darmi un po’ di arie. Va beh, tenta di perdonarmi: non apro le lezioni stagionali tutti i giorni, non tutti i giorni una rivista così importante chiede la mia collaborazione e, soprattutto, non finisco su una rivista d’arte tutti i giorni.
Perché c’è questo di bello: questa volta non ha bussato alla mia porta qualcuno che abbia a che fare con la cucina o il vino, ma qualcuno che vive d’arte, un po’ come Tosca, e che ne alimenta tantissima.
Bando alle ciance: la rivista si chiama Aìnas, accento sulla i. Aìnas è un termine sardo che significa, se ricordo bene, “strumenti da lavoro” ed è un titolo perfetto per una rivista d’arte che vuole invitare a realizzarla e a viverla, non soltanto a leggerne e discuterne.
Se vuoi sfogliarla (gratis), il sito è questo: Ainas Magazine. Vi trovi già il secondo numero (quello in cui si parla anche del sottoscritto), ma sarebbe bello che gli autori trovassero un modo per rendere accessibili anche i numeri passati, soprattutto il primo, che naturalmente spiega bene gli intenti dell’iniziativa.
Ho scritto iniziativa perché Aìnas non è soltanto una rivista. È l’anima portante, la voce parlante di un progetto assai più ampio, partito anni fa nel cuore della Sardegna e sbocciato in tutta la sua intensità proprio in questi ultimi anni.
Il progetto si chiama B&BArt – Museo d’arte contemporanea. Lo descrivo con parole loro, anzi con le parole di Bianca Laura Petretto, la madre generatrice di questo luogo e anche il suo cuore pulsante: “è un luogo d’incontro, uno spazio di dibattito, di trasformazione. Un museo dove si dorme, si crea, si espone, si condivide, un luogo di passaggio del nomade.”
Insomma, è un luogo fisico che ospita infiniti mondi mentali, un po’ residenza, un po’ galleria d’arte. Come il Tardis del Doctor Who, “è più grande dentro!”.
Il museo-residence si trova a Collinas, un paesino nel cuore della Sardegna più assolata, a circa 20 km da Cagliari. La collocazione in questa terra riarsa e non proprio turistica entra dentro il senso globale di tutto: il museo è una sorgente nuova che rivitalizza la vita del luogo, donandogli una nuova primavera.
Ma che ci faccio io su questa rivista? A dirla tutta, ancora non l’ho capita. Bianca Laura Petretto mi ha assicurato che ha un senso ma, siccome ha deciso di essere con me assai laconica, non me l’ha voluto spiegare del tutto.
Forse, che ci sia in giro un vecchio giornalista che, all’inizio della terza età, abbia voluto reinventarsi cuoco, deve aver solleticato i suoi sensi, sempre alla ricerca di esempio di nomadismo intellettuale, ossia di cervelli che non stanno mai fermi, che non s’accontentano. Io non so se di cervello ne ho un granché, ma di certo non sto mai fermo con la fantasia. Quindi ci sta.
E ora basta. Prometto che il prossimo post sarà una ricetta!