“Giorgio Giorgetti scrive pezzi brillanti su pentole, utensili e diavolerie di ogni genere…”
Ci piace cucinare? La domanda è importante, perché ogni martedì di ogni settimana che dio mandi in Terra, 250 mila copie invaderanno tutte le edicole italiane, anche le più piccole e sperdute. Un milione di copie al mese: mica bruscolini, mica invasori alieni.
Ti sto parlando di CI PIACE CUCINARE!, la nuovissima rivista di cucina pubblicata da Universo. Tralasciando questioni puramente tecniche che ti provocano sbadigli, ti dico che questa rivista la faccio anch’io, assieme a nomi neppur tanto piccoli della cucina e soprattutto del web.
Lo so, non mi sopporti più. Sparisco per mesi e mesi, non metto mano alla rivista di Cucino di Te nonostante le promesse fatte a mezzo mondo, non pubblico mezza ricetta e ora appaio di nuovo, sfacciatamente, con l’ennesimo post che parla ancora dei fatti miei.
Hai ragione. Ma questo post è anche un po’ una spiegazione della mia latitanza.
Ordunque: che i miei corsi di cucina ci siano e proseguano lo sai, perché il calendario c’è e dura fino a marzo compreso. Poi vedrò se concedermi una piccola pausa o trovare un nuovo modo per distoglierti dai video dei gattini.
Che la mia attività di personal chef vada avanti, magari tu in particolare non lo sai, ma i miei clienti per fortuna sì, anche se negli ultimi mesi a qualcuno ho dovuto dire di no.
E il mio lavoro di giornalista? Ecco, questo è il punto. Non ti parlo di cose di cui non t’interessa, per esempio che cosa faccio per Focus o per altre testate, mentre sai già che Cose di Casa mi chiede con una certa puntualità articoli su piccoli e grandi elettrodomestici dedicati alla cucina. Tra l’altro, in questo settore, ci sarà presto un’altra novità, ma te ne parlo un’altra volta, quando sarà il momento.
Ma guarda un po’: sono finito per essere il personal chef di una grossa rivista di cucina!
Oggi ti racconto in poche parole (croce sul cuore) di CI PIACE CUCINARE!, grido di battaglia di chi lavora per il settimanale (50 centesimi, almeno per ora, in tutte le edicole italiane, udite udite!) e di chi l’acquista, si spera.
Alcune impostazioni sono classiche: ricette per tutti i giorni della settimana, per esempio; articoli sugli strumenti di cucina, dalle padelle ai frullatori a immersione, alla slow cooking, ai contenitori per gli alimenti e così via.
Altre sono più innovative, come la presenza di affermate foodblogger che scrivono ricette, che fotografano, che ricercano, che fanno un sacco di cose. Solo su carta, tanto per cambiare.
Di queste compagne d’avventura, qualche nome è d’obbligo: Monica Papagna, il volto, le mani e l’obiettivo dietro Un biscotto al giorno. Poi Francesca Romana Gaglione, occhio testa e cuore (non per forza in quest’ordine) di The Foodorialist. E poi altri, ovviamente. Se butti un occhio al colophon, lo vedi da te meglio di quanto possa fare io. E poi, in semplice ordine di apparizione: Valentina Crosetto di Tintacorda, Veruska Anconitano del blog La cuochina sopraffina, che oggi è diventato The Foodellers, lo chef Alberto Citterio della scuola milanese di cucina Con Gusto, Antonella Pagliaroli di Fotogrammi di zucchero e Anna Marconi di Taste of Runway. E questo soltanto per il primo numero.
Poi, ovviamente, c’è un sacco d’altra gente. Cito due persone, senza voler toglier nulla a nessuno, perché la rivista non esisterebbe proprio, senza di loro: Elisabetta Savoca, che ha fortemente voluto tutto, ma proprio tutto, dedicandovisi anima, corpo e stomaco e nottate trascorse a giocare a carte con l’insonnia da nervosismo e ansia, e Silvia Bogliardi, art director, la mente estetica che sta dietro ogni espediente grafico e compositivo della rivista. Silvia, proprio come è stato scritto nel colophon, ha davvero abbandonato la famiglia per innamorarsi di questo progetto. Figli, cane e marito (non per forza in quest’ordine) attendono speranzosi il suo ritorno…
Questo è tutto. Se non mi hai visto da queste parti, è perché stavo lavorando al progetto. Che mi ha un po’ provato, anche perché tutto il resto restava vivo e vegeto.
Però – eddài, fammelo dire con un po’ d’orgoglio e presunzione – sono l’unico professional personal chef che lavora per il giornale di cucina più capillarmente distribuito d’Italia. E anche questo qualcosa vorrà pur dire.
Buongiorno…ho comprato il giornale ma ho trovato due piccole mancanze
La prima… i coriandoli sono stati inventati a Trieste (precisamente in piazza della Borsa)
Seconda anche a Trieste i dolci carnevaleschi li chiiamiamo crostoli
Grazie e buon lavoro
Annamaria
Buonasera a lei, Annamaria
Mi fa piacere che abbia scritto proprio a me, invece che alla rivista. Così ci conosciamo! Ma io sono soltanto una delle tante persone che si occupano della testata, non l’unico autore! Impazzirei se ogni settimana dovessi far trovare in edicola tutte quelle pagine stampate! Così, se avesse qualsiasi altra cosa da chiedere, da precisare o da raccontarci, la invito a usare subito il sito vero e proprio del settimanale, che è http://www.cipiacecucinare.it, oppure la pagina Facebook che si chiama, appunto, come la rivista.
Ma veniamo alla sua cortese precisazione. No, mi creda: non abbiamo voluto fare un piccolo torto proprio a Trieste, città tra l’altro splendida.
In realtà, semplicemente per ragioni di spazio, abbiamo lasciato fuori dall’elenco dei nomi dei dolci tantissime altre città italiane.
E dei coriandoli ci siamo presi la libertà di sottolineare soltanto un aspetto storico curioso, senza voler togliere nulla al geniale Ettore Fenderl, che fu bravo sia con i ritagli di carta colorata che, da grande, con la fisica nucleare.
Se ha una pagina Facebook, cara Annamaria, posti queste sue due belle notizie che ci racconta proprio lì, sulla pagina della nostra rivista. Sono sicuro che raccoglierà moltissimo interesse!
Grazie ancora di cuore per gli auguri e buona serata.
Domanda: e’ prevista un’edizione elettronica (pdf)?
Grazie
Mauro
Che io sappia, in questo momento no, anche se ci stanno già lavorando per rendere la possibilità disponibile a breve. In questo momento si sta aspettando di vedere come vanno le cose. Siamo ancora al primo numero…
Salve ho preso la vostra rivista e la trovo molto carina con ricette semplici e poi mi è piaciuto la pochissima pubblicità all’interno .
La ringrazio tantissimo dei complimenti. Ma io sono soltanto uno dei tanti che fanno questa rivista, non l’unico autore! Girerò i suoi apprezzamenti alla redazione: ne saranno felicissimi!
Grazie di cuore, davvero.
Buongiorno! vorrei sapere come poter ricevere il numero primo del settimanale. Ho contattato il nr. Del servizio arretrati ma mi risponde un fax! Grazie
Gentilissima Chiara,
la ringrazio di avermi scritto ma, purtroppo, io sono soltanto una delle persone che fanno la rivista, non l’editore e neppure il direttore della testata.
Se ha problemi nel chiedere il primo numero di CI PIACE CUCINARE!, forse la cosa migliore da fare sarebbe scrivere direttamente alla redazione della rivista. Mandi quindi una e-mail con le sue richieste e i suoi dati a redazione@cipiacecucinare.it. Sono sicuro che sapranno aiutarla.
Grazie ancora e, se vuole, mi faccia sapere se si è risolto tutto per il meglio.