Pomodorini confit, preparati e fotografati da Giorgio Giorgetti, personal chef Varese Como Milano Lombardia, su www.cucinodite.it.

Confit (confì) è un termine francese che deriva da confire (pronuncialo “confìr”, mi raccomando; non “confair”. Non è inglese!) che significa preservare.

Confit uguale conservato, ok? I nostri pomodorini confit, però, con la conservazione alimentare vera e propria hanno ben poco da spartire. Questo perché in tempi più recenti il medesimo termine è passato a indicare un tipo di cotture a bassa temperatura, di solito mai superiore ai 100 °C, dove fosse coinvolto un grasso o un olio. Cuocere nell’olio ma non friggere, insomma.

Se hai chiari i due significati del termine, ecco che ti districhi senza problemi fra gli usi che confit acquista via via nelle varie ricette.

La fruit confit dei francesi, per esempio, è la nostra frutta candita, dove confit ha il valore di “conservata”. Purtroppo, questo genera l’errore di credere che confit equivalga sempre e solo a “candito”, con tutta la confusione del caso che suscita nelle cucine italiane.

Infatti, se hai una qualche frequentazione con il Sud-Ovest della Francia, avrai anche assaggiato (e se non l’hai fatto, fallo) il confit d’anatra o d’oca (confit de canard, confit d’oie): la carne dei due gustosi volatili cotta e conservata nel loro stesso grasso. Anche qui, come vedi, confit ha il valore di conservare. Anche perché di “candito” questo cibo non ha proprio nulla!

Quest’ultima specialità francese è antichissima ed è da qui che è stato sdoganato il termine confit col significato di “cottura lenta di un alimento in un grasso”. Eccoci quindi arrivare finalmente ai nostri pomodorini.

La più antica traccia scritta del termine confit si trova in Livre des métiers di Étienne Boileau, del 1268.

I pomodorini confit sono una delle preparazioni base della cucina che devi assolutamente realizzare, per almeno due motivi. Primo: sono buoni. Secondo: ti aiutano a dare sapore a ogni piatto in cui si sente il bisogno del profumo e del sapore di pomodoro senza pagare lo scotto della loro acquerugiola. Si va da una semplice insalata a un’infinità di altre ricette.

La procedura è facilissima, anche perché in fin dei conti si tratta di condire come vuoi tu i pomodorini, con le spezie e le erbe e gli odori che preferisci. Ognuno decide per sé, va sempre bene. Può anche essere un modo divertente per avvicinare i più piccoli alla cucina, a condizione che sia sempre tu a usare il forno!

Pomodorini. I più classici sono i ciliegini, i Piccadilly, i Suncherry, i Pepe, i Chipamo, i datterini e così via. La varietà non è importante: importante è che siano davvero buoni. Un pomodorino che non sa di niente vi dà un confit che sa di poco.

Forno. Sta acceso almeno 3 ore. A 100 °C, ma tre ore tre. Io, che ho la tariffa bioraria, li faccio dopo le 19 di sera oppure nel fine settimana. Regolati di conseguenza. Soprattutto, non sprecare tutta quell’elettricità per una decina di pomodorini. Fanne almeno una quarantina.

Conservazione. In un barattolo, immersi nell’olio, e poi in frigo. Si conservano più che decentemente per qualche settimana. Se hai bisogno di una conservazione più spinta, allora ti conviene sterilizzarli, sempre nei barattoli con il coperchio a capsula (notissimi i QUATTRO STAGIONI della Bormioli Rocco. Non sono comunque gli unici): una volta riempiti con olio e pomodorini, chiudi bene i barattoli con il loro coperchio e mettili in una grossa pentola, che riempirai d’acqua fredda fino alla copertura completa dei contenitori. Porta a ebollizione e lascia bollire per 10 minuti. Spegni il fuoco e fai raffreddare. I pomodorini si conservano così, fuori dal frigo, per diversi mesi, anche un paio d’anni (a me, però, così tanto non sono mai durati!). Naturalmente, se apri un barattolo lo devi tenere in frigo, come di solito capita con qualsiasi conserva.

Pomodorini confit

Una preparazione base utilissima in moltissimi piatti e per moltissime circostanze: gustosissimi pomodorini che accompagnano qualsiasi squisitezza.

Keyword antipasto, confit, contorno, forno, olio, pomodorini, preparazione, ricetta, spezie
Preparazione 20 minuti
Cottura 3 ore
Tempo totale 3 ore 20 minuti
Calorie 257 kcal
Chef Giorgio Giorgetti

Ingredienti

  • Pomodorini maturi e sodi a piacere
  • Zucchero di canna
  • Sale
  • Spezie varie secondo il gusto personale
  • Olio extravergine d'oliva

Istruzioni

  1. Lava e asciuga bene i pomodorini.

  2. Tagliali a metà e disponili su una teglia capiente, rivestita da un foglio di carta da forno

  3. Irrorali di olio d'oliva abbondante.

  4. Cospargili di zucchero di canna (puoi usare anche quello semolato).

  5. Spargi sui pomodorini spezie ed erbe aromatiche secondo il tuo gusto

  6. Accendi il forno e portalo a 100 °C.

  7. Cuoci i pomodori per almeno 3 ore.

  8. Lascia raffreddare in forno e poi conserva come desideri.

Note

Se vai di fretta e ne hai bisogno subito, puoi farli anche "turbo": imposta il forno a 180 °C e cuocili 30 minuti. Non saranno perfetti, ma vanno bene ugualmente, in caso di urgente bisogno.

Non indico dosi, perché tutto va a piacere. Però, considerando che il forno va per tre ore abbondanti, meglio non farne proprio una decina...

I pomodori e i pomodorini sono un cibo proibito per chi è allergico al nichel.

Anche chi è allergico all'acido acetilsalicilico (Aspirina) farebbe meglio ad astenersi.
Ottimi invece per i celiaci.

In un barattolo sott'olio, tenuto in frigo, si conservano per qualche settimana. Se sterilizzati anche per un paio d'anni.

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