Storia di un semifreddo: lo ammetto, sono un po’ restìo ad attribuire a qualcuno la piena paternità di questa ricetta. Confesso senza problemi di essermi molto ispirato a una preparazione di Claudio Sadler, che ho trovato nel suo bel Menù per quattro stagioni. Però, dopo averla realizzata la prima volta, qualcosa non mi tornava e ho preferito modificare. Svelo il mistero: il semifreddo era troppo “freddo”, e anche dopo un bel po’ fuori dal freezer pareva un gelato, tra l’altro di quelli belli tosti, che restano marmati nel piatto per una mezz’ora buona. Colpa forse della pate à bombe, che a me non fa impazzire? Boh…
Così ho preferito sostituire la ricetta della base con un altro grande classico, la meringa all’italiana, che a me piace di più (gusti personali, nessuno s’inquieti). Inoltre, considerando che Piera mi prega sempre di non sperimentare su di lei ricette troppo caloriche, ho tentato di alleggerire il tutto, sperando di far cosa gradita alle signore.
Un semifreddo leggero leggero, con latte un po’ scremato e privo di panna.
Girando un po’ sul web, ho così trovato l’imbeccata su un delizioso blog con un nome altrettanto delizioso: Se cucino… sorrido della foodblogger Giulietta, di cui altro non so, se non che è ligure. La ricetta originale di Giulietta (che a sua volta afferma di aver scovato sul numero di giugno 2012 della rivista Alice) la trovi qui: “Ma che bontà”: semifreddo alla vaniglia variegato alla ciliegia. Perché proprio questa? Perché è senza panna!
Fine delle doverose citazioni. Così non puoi dire che non dia a Cesare quel ch’è di Cesare e a Peppino quel ch’è di Peppino.
E ora parliamo un po’ della MIA ricetta, che alla fin fine è cosa del tutto diversa. Come vedi, in sé e per sé non è complicata, ma richiede un po’ d’attenzione e un po’ di pazienza. A partire dalla crema pasticcera che fa da base al semifreddo.
Domanda ricorrente: uso la farina per addensarla o un amido? Amido, direi. Almeno, io così ho preferito, dato che il latte è parzialmente scremato e di panna neppure c’è ombra, al contrario dei normali semifreddi. In questo caso ho usato la maizena, che però tende a conferirle un aspetto molto gelatinoso. Niente di male in un semifreddo, anzi. Però se la servi da sola potrebbe non essere il massimo. Dicono che, per ottenere un risultato più “naturale”, si può usare metà maizena e metà amido di riso: per adesso, però, ancora non ho provato… Ti farò sapere.
Vaniglia: l’ultima volta che ho fatto questo dolce, ho voluto assaggiare un estratto di vaniglia Bourbon, invece della solita stecca che si trova al supermercato. Il risultato non è stato male e il sapore più pieno e caldo della vaniglia Bourbon era percepibile in maniera netta, seppur non invadente. Per farla semplice (e lasciare a te qualsiasi altro esperimento), nella ricetta parlo del classico baccello, che comunque va sempre bene.
Liquore alla liquirizia. Io uso LiquorIce delle Distillerie Caffo, perché a tutt’oggi continua a parermi il migliore. Naturalmente tuo puoi usare quello che trovi o più ti aggrada. Se ce l’hai, puoi usare la polvere di liquirizia, al posto del liquore. Ne avrai bisogno circa 5 grammi.
Caramello. Una volta ho fatto questo semifreddo senza scaglie di caramello, perché non avevo voglia di sporcare un altro pentolino… Beh, non è la stessa cosa: il caramello dona spessore alla preparazione e fa da trait d’union fra la vaniglia e la liquirizia.
Semifreddo alla vaniglia con salsa di liquirizia
Crema, vaniglia, caramello e liquirizia: una sinfonia dolce e confortante per un dessert davvero eccezionale!
Ingredienti
- PER LA CREMA PASTICCERA
- 6 tuorli
- 90 g zucchero semolato
- 250 ml latte parzialmente scremato
- 1 bacca di vaniglia
- 30 g Maizena (amido di mais)
- PER LA MERINGA ITALIANA
- 4 albumi
- 50 ml acqua
- 170 g zucchero semolato
- PER LA SALSA DI LIQUIRIZIA
- 300 g panna fresca
- 120 g zucchero semolato o di canna
- 2 cucchiai aceto balsamico di Modena IGP
- 50 ml liquore alla liquirizia
- PER IL CARAMELLO
- 150 g zucchero semolato
- acqua q.b.
Istruzioni
Prepariamo la crema pasticcera. Con una sbattitrice, monta i 6 tuorli con 90 g di zucchero, finché non diventano molto chiari e spumosi (ci vorranno dai 5 agli 8 minuti). Aggiungi i semini raschiati dalla bacca di vaniglia e incorporali bene.
Fai bollire il latte con la bacca di vaniglia e, appena bolle, togli dal fuoco e lascia in infusione la vaniglia per 10 minuti.
Unisci il latte a filo ai tuorli sbattuti, mescolando bene con un mestolo. Alla fine, prendi un un po' di questo composto, mettilo in una tazza e scioglici la maizena. Versa il tutto nella crema di latte e uova.
Rimetti tutto sul fuoco a fiamma dolce e fai addensare, mescolando continuamente con il mestolo. Una volta che la crema pasticcera s'è addensata, toglila dal fuoco.
Prepariamo la meringa italiana. In un pentolino fai bollire i 50 ml d'acqua con i 170 g di zucchero. Porta a 121 °C (un piccolo termometro da cucina è indispensabile).
Nel frattempo monta a neve ferma gli albumi.
Quando lo sciroppo d'acqua e zucchero raggiunge i 121 °C, spegni il fuoco e, continuando a montare con la sbattitrice, versalo a filo negli albumi.
Continua a montare finché il composto non diventa tiepido.
A questo punto, puoi unire la meringa italiana alla crema pasticcera, mescolando con molta delicatezza, meglio se con un movimento dal basso verso l'alto. Un piccolo trucco è di usare una mano (con guanto pulito!), al posto del mestolo.
Trasferisci il composto in stampini di alluminio o di silicone. Coprili con la pellicola da cucina e riponili nel freezer. Dovranno starci almeno 3 ore.
Prepariamo il caramello. In un pentolino metti lo zucchero e qualche goccia d'acqua. Fallo caramellare (dovrà assumere un colore bruno, molto caratteristico). Toglilo dal fuoco e versatelo su un foglio di carta da forno, spalmandolo velocemente con una spatola.
Una volta raffreddato, puoi spezzarlo in scaglie.
Prepariamo la salsa alla liquirizia. In un pentolino metti 120 g di zucchero e l'aceto balsamico, facendoli caramellare. Nel frattempo, metti la panna sul fuoco e falla ridurre della metà. Unisci la panna allo zucchero caramellato con l'aceto e concludi versandovi i 50 ml di liquore alla liquirizia. Lascia raffreddare a temperatura ambiente.
Finitura. Togli dagli stampini i semifreddi e adagiali sui piatti di servizio. Versa a fianco la salsa alla liquirizia e decora con le scaglie di caramello. Servili prima che si sciolgano!
Note
Questa ricetta, priva di farine e di glutine, è perfetta anche per le persone celiache.
La caratteristica del semifreddo è di essere pronto a esser gustato dopo soli pochi minuti a temperatura ambiente: servilo subito, quindi.