Nel 2012 avevo cominciato un piccolo blog sul vino, riuscendo persino a scrivervi qualcosa.
Sono andato a recuperarne le poche pagine, per vedere se potevo dar loro vita nuova fra questi nuovi post. E ho scoperto che la dichiarazione di intenti fatta allora ha ancora valore oggi. E che quindi può stare in apertura della categoria Enofilia, postandolo subito prima che mi metta a scrivere l’ultimo post dedicato a Il Club delle Fattorie. Te la riporto tal quale, questa dichiarazione di intenti, poiché il biglietto del viaggio alla scoperta del vino non è ancora scaduto.
Un altro blog dotto, tecnico e polemico sul vino? No, mi dispiace. Hai sbagliato indirizzo. Piuttosto un vagabondaggio e un vagheggiamento, dedicato a curiosi e principianti assoluti, gli unici per cui mi piace scrivere.
Questo è un posto nato per curiosi e principianti assoluti. Che ogni volta cominciano un nuovo cammino…
Chi è curioso è curioso, non c’è molto da dire. È come me: se ne va in giro e guarda, annusa, tocca, morde, a volte fugge, poi magari torna… Qualcosa a casa porta sempre, fosse solo un’idea sbagliata e confusa. Che è molto meglio di niente, poiché ciò che davvero cerca il curioso è una scusa per curiosare ancora e ancora. E se non si fornisce metodo, a questa curiosità, si è ancora più liberi. Curiosare è un vizio. Come il fumo. Lo si fa in automatico, anche quando non si vorrebbe.
Principiante assoluto, invece, è una definizione che necessita qualche parola in più. Non è innanzi tutto una condizione provvisoria, in attesa di trasformarsi in altro. È uno stato mentale e mi piace definirlo così: non voglio davvero imparare nulla, poiché m’abbevero di tutto e dappertutto. L’esperto questa fortuna non ce l’ha.
Questi tipi troveranno ogni porta aperta, in questo mio blog. Possono passare anche senza presentarsi, senza bussare, senza schiarirsi la voce, senza commentare, senza prodursi in borborigmi.
Per tutti gli altri: non voglio gente che venga da queste parti per imparare a eseguire esami visiviolfattivigustativi del biancorosatorosso di turno dentro a un bicchiere, per esempio, perché i corsi mi hanno davvero annoiato a morte, anche quando li tengo io. Ci sono siti dove queste materie sono sviscerate da insegnanti meravigliosi, che vi elargiranno esperienze altrettanto meravigliose. Andate da loro: qui perdereste tempo.
Sono invece benvenuti quelli che il vino, in fin dei conti, non è poi quella cosa così importante che tutti dicono… Anzi, a pensarci bene neppure ne bevo tanto, di vino. E di sapere quali sono le ultime bottiglie di moda poco m’importa.
Qui a Enofilia non attenderti vini del mese o consigli per gli acquisti. Ci sono un sacco di esperti molto più bravi di me. Qui trovi soltanto favole, incantesimi e malìe.
Magari è bello che da queste parti ci finisca chi s’aspetta un trucco, una scorciatoia, una suggestione, una perifrasi per un altro viaggio e un altro istinto. Una mappa. Ecco: una piccola mappa dove la X non sempre indica il punto.
Mi piacerebbe che passassero di qua tutti quelli che vogliono una dritta per non far figure con gli amici, al ristorante, a una cena importante, ma che di mettersi a dire fruttatoflorealesapidoconsistente non hanno poi così tanta voglia e magari gli scappa pure da ridere ma non osano.
Ecco, sono queste le persone che vorrei ospiti nel mio bar. Curiosi e principianti, che non s’aspettano di apprender nulla, ma disposti ad ascoltare di tutto. A bere come spugne, insomma, i miei piccoli vagabondaggi.
E altrettanto splendido sarebbe se condividessero i loro.
Allora, hai capito? Qui troverai in ordine sparso: trucchi, scorciatoie, paesaggi più o meno umani, vini ma non bottiglie, ricette polverose, misture e mistelle, bevande e cibi giurassici e magari una sorpresa di tanto in tanto.
Per tutto il resto, digita su Google e buona fortuna!