“Il vino dovrebbe essere mangiato, è troppo buono per essere solo bevuto.”
– Jonathan Swift
Anche quest’anno, con l’approssimarsi dell’autunno, partono i tanti appuntamenti di VareseCorsi. E, fra le tante occasioni, c’è anche la mia: un corso dedicato all’abbinamento di vini e cibi. Si comincia il 5 novembre, si pagano a testa 85 euro + 15/20 per il cosiddetto “materiale didattico” (i cibi e i vini, appunto), e si sta assieme per 6 lezioni, dalle 21 alle 24 di sei venerdì di fila.
Chi ogni tanto passa dal mio sito (www.cucinodite.it), sa che il medesimo corso è offerto anche a casa mia ma, vuoi che Cantello è un po’ fuori mano, vuoi che quest’autunno i locali si stanno rinnovando (in meglio), l’offerta di VareseCorsi può essere un’ottima soluzione.
Per iscriverti, corri sul nuovissimo portale di VareseCorsi.
Sei lezioni per circa 100 euro, ogni venerdì sera a partire dal 5 novembre, dalle 21 alle 23.
E ora eccoti qualche informazione in più sul mio corso. Sottolineo mio perché, come ti spiegherò, ha ben poco da spartire con tanti altri corsi analoghi.
Il primo punto, importantissimo, è che non hai bisogno di essere un esperto di vino per potervi accedere. Anzi, meno ne sai, meglio è. Si parte da zero, insomma, toccando argomenti enologici che riguarderanno l’argomento del corso. Niente di più, ma neppure niente di meno.
Certo, il corso si basa (e non potrebbe essere altrimenti) sul metodo Mercadini, il medesimo metodo adottato dall’Associazione italiana sommelier: è, a detta di tutti gli esperti, il migliore e più preciso. Inventarsi un altro sistema, oltre che presuntuoso, sarebbe inutile e deleterio.
Il bello del mio corso è insegnarti a usarlo in ogni occasione, adattandolo e modificandolo a seconda del momento. Perché una cosa è abbinare nella comodità di casa propria, quando si può scegliere con calma sia il vino, sia il cibo; altra cosa è farlo al ristorante, quando non si sa con precisione come sarà il piatto ordinato e, soprattutto, quando non si conoscono i vini della lista.
Il corso, insomma, potrebbe essere idealmente suddiviso in due parti, nella pratica strettamente intrecciate. Da una parte l’insegnamento e l’applicazione di un metodo d’abbinamento che ti renderà davvero libero e autonomo: niente liste da imparare a memoria, ma un sistema per capire le vere essenze del cibo e del vino e sposarle fra di loro. L’altra parte, invece, è quella dei trucchetti: capire quando la situazione ci mette con le spalle al muro ed è quindi arrivato il momento di aggirare gli ostacoli (o le minacce) con un po’ di furbizia e, perché no, di sfacciataggine.
Il mio corso, insomma, è questo: sei lezioni aperte a tutti, soprattutto se principianti assoluti, in cui vivere questa piccola avventura anche se il vino non è il primo (e neppure il secondo) dei nostri interessi.
Pensi di avere qualche problema a seguirlo? Vediamo se queste quattro cose ti aiutano a prendere una decisione…
Il bello di questo metodo è che è davvero per tutti… Non occorrere essere esperti: basta un briciolo di passione.
Mettiamo che tu abbia qualche intolleranza alimentare o qualche allergia. Oppure, molto più semplicemente, sei vegetariano, vegano o proprio non riesci neppure a sopportare l’odore di un determinato alimento… Nessun problema: durante la prima lezione, ti intervisterò sui tuoi gusti e i tuoi bisogni, così il cibo che proporrò andrà bene anche a te. E se ci fossero problemi di sorta, puoi star sicuro che non mangerai mai qualcosa che possa nuocerti o sia contro le tue convinzioni… a costo di cucinare solo ed esclusivamente per te!
Non sai proprio nulla di nulla del vino? L’ho già detto: meglio. Così ci prendiamo per mano e vediamo assieme le cose che c’interessano davvero. Se poi vorrai approfondire, il mondo è pieno di occasioni: dai miei corsi a quelli dell’Ais. Alcuni miei studenti, infatti, si “sono lasciati prendere la mano” e hanno in seguito deciso di iscriversi proprio ai corsi per sommelier dell’Associazione!
Non sei ancora convinto? Scrivimi e ponimi qualsiasi domanda ti passi per la testa!