Coronavirus. Nella foresta è arrivata la tempesta: le foglie piu vecchie cadono e non vedranno più la luce del sole.”
–Giuseppe Zuccarini
Covid e chef a domicilio: ecco perché non posso (ancora) venire a casa tua!
Molte persone, in questi tempi d’emergenza sanitaria, mi contattano perché sperano di trovare in uno chef a domicilio un’alternativa ai ristoranti e ai locali chiusi.
Mio malgrado, non posso aiutarti. Esattamente come un ristorante, anch’io sono chiuso: per legge, infatti, non mi è consentito di cucinare a casa di nessuno. Fuorché la mia, s’intende! Ma un personal chef, con il Covid, non può proprio farci niente!
Se vuoi sapere perché, se hai tante domande (e forse anche qualche suggerimento) da propormi, ti invito a leggere ciò che altri, come te, mi hanno già chiesto. Forse trovi la risposta ai tuoi dubbi.
Se invece pensi che sia il caso di contattarmi per avere maggiori chiarimenti, fallo senza problemi!
Le vostre domande
1. Perché, durante l’emergenza Covid, ti rifiuti di lavorare come chef a domicilio?
Non mi rifiuto di fare il personal chef durante la pandemia Covid. Solo che non posso. Secondo i Decreti ministeriali emanati durante questa pandemia, la legge m’impedisce di farlo. Alcuni potenziali clienti si sono mostrati comprensivi, altri un po’ meno. Qualcuno mi ha, paradossalmente minacciato, dicendo che questa equazione “covid = no cuoco a domicilio” me la sono addirittura inventata! Come se godessi a non lavorare (e quindi a non guadagnare un centesimo…).
2. Mi hanno detto che non esiste nessun divieto per gli chef a domicilio. Possono lavorare anche con il Covid.
Mi dispiace che qualcuno ti abbia dato quest’informazione, perché purtroppo è falsa. La legge, infatti, ha dichiarato sospesa ogni attività lavorativa per le professione che corrispondono al codice Ateco 56.21.00: si tratta, appunto, del codice relativo al servizio di catering per eventi quali banchetti, cene di rappresentanza, matrimoni, ricevimenti, convegni, congressi ed altre celebrazioni o cerimonie. Sotto questo codice ricade anche il mestiere di cuoco a casa o di personal chef a domicilio, comunque tu lo voglia definire.
3. Che cos’è il codice Ateco?
È una tipologia di classificazione adottata dall’Istituto nazionale di statistica italiano per le rilevazioni statistiche nazionali di carattere economico. Nei Dpcm emanati durante l’epidemia di Covid-19, sono sempre elencati, negli allegati, i codici che corrispondono a tutte le categorie lavorative, indicando con chiarezza quelle che possono lavorare e quelle la cui attività è sospesa. Puoi controllare tu stesso quali sono le attività a cui è permesso esclusivamente l’asporto o il delivery, senza poter entrare in casa del cliente per nessun motivo: LINK.
4. Saremo soltanto in due… tranquillo, puoi fare lo chef a domicilio anche con il Covid. Il rischio è zero!
Mica tanto! Il numero delle persone è irrilevante, in questa situazione. Il problema non è in quanti siete voi, ma quante case dovrei frequentare per lavoro come cuoco a domicilio. Non è casa tua a essere a rischio, ma sono io che posso – involontariamente – portare il rischio Covid a casa tua, per colpa della mia professione di personal chef.
Se oggi sono da te, domani da un altro, dopodomani da un altro cliente ancora, rischio infatti di diventare un veicolo di contagio mio malgrado, nonostante le precauzioni. Non occorre essere virologi per comprenderlo. È semplice buonsenso.
Nulla mi garantisce, infatti, che mascherina e guanti siano sufficienti a garantire la vostra sicurezza.
5. Ho letto che non c’è nessun divieto di muoversi per lavoro, persino durante il coprifuoco.
È vero. Ma il lavoro deve essere consentito dalla legge. Se il lavoro di chef a domicilio è vietato per emergenza Covid, è vietato anche muoversi per quello scopo.
6. Non mi metterò di certo a fare la spia a un cuoco a domicilio che tenta di sbarcare il lunario!
Ti ringrazio, ma non è questo il motivo del mio rifiuto! Non temo le sanzioni in sé e per sé. Lo scopo è salvaguardare la salute tua e dei tuoi cari.
Come ho promesso di farlo nei giorni più facili, continuerò a farlo anche in questi momenti più duri. Il mio impegno non cambia. Anzi, diventa più forte quando l’emergenza diventa più grave.
7. So per certo che parecchi tuoi colleghi chef a domicilio si fanno meno scrupoli a lavorare con il Covid…
I miei colleghi possono agire come meglio credono per loro (e per voi!) e non li giudico, perché non sta a me giudicarli.
Ricordo, però, che chiamare uno chef a domicilio in casa propria rende colpevoli davanti alla legge esattamente come il cuoco che accetta l’incarico: nel caso di sanzioni, anche il cliente sarebbe pesantemente sanzionato.
8. Quindi è tutta una questione d’obbedienza supina a un governo che non fa nulla per migliorare la situazione?
Non ho sufficiente competenza per giudicare le azioni del governo su questa e su altre questioni inerenti alla pandemia.
Posso soltanto muovermi secondo la mia coscienza. Lo farei, quindi, anche se non ci fosse una legge a impedirmelo. Ripeto: non voglio mettere a rischio la tua salute!
9. Quando riprenderai a lavorare?
Non appena la situazione sarà dichiarata meno drammatica dagli esperti e il governo darà il permesso. Oppure quando sarò vaccinato.
10. Perché non fai asporto?
L’asporto, per un cuoco a domicilio, funziona solo se si trova in una località dove la domanda è molto alta (una grande città, per esempio). Non è il mio caso: finirei per rimetterci. Diciamo che il gioco non vale la candela… Anche perché in questo modo non riesco a darti il massimo. Perché è davvero il massimo che io vorrei poterti offrire: vuoi sapere che cosa dovresti chiedere a uno chef a domicilio, unico in Italia, che ti permette di ottenere il vero menù su misura per te? Leggi QUI.
11. Perché non fai delivery?
Fare delivery è una grossa spesa e richiede una forte domanda per poter vedere un guadagno. Esattamente come per l’asporto (anzi, molto peggio che per l’asporto), il gioco non vale la candela. Il bello si un personal chef, infatti, che ti offra qualcosa in più che un normale servizio di catering o di banqueting non sia in grado di darti. Anche durante il Covid, puoi prendere confidenza con ciò che fa (e ciò che paghi!) uno chef a domicilio. Butta un occhio a questo POST!