“Un pasto senza vino è come un giorno senza sole.”
–Anthelme Brillat-Savarin
Abbina vino e cibo: la faccio troppo facile? Ti è mai capitato di andare al ristorante e dover scegliere il vino per tutti? Posto romantico, mano nella mano con il tuo compagno o la tua compagna, ed ecco che s’avvicina il cameriere che, con discrezione, ti chiede se sai già che cosa volete bere.
Oppure, inviti a una cena importante ospiti e amici, ma davanti a tutto quanto hai preparato non sai bene che pesci pigliare. Anzi, che bottiglia stappare.
È Natale. Sai che quel tuo amico ama tanto i vini e gliene vorresti regalare uno. Ma quale? Boh. Forse ti conviene chiedere al proprietario dell’enoteca… Ma se non lo conosci bene? E se ti fa prendere un vino troppo caro o troppo a buon mercato.
Oggi è così: puoi anche decidere che il vino è l’ultima delle tue preoccupazioni, che tutte le vigne del mondo potrebbero bruciare tanto poco t’importa, ma non riuscirai a evitare che, prima o poi, il vino non entri nella tua vita. Sai com’è… Siamo in Italia e un brindisi ci scappa, di tanto in tanto.
E allora che si fa, soprattutto se non si è appassionati di vino? Semplice, ti leggi I VERI SEGRETI DEL BRINDISI PERFETTO, che trovi su Amazon a circa 17 euro.
E ora via libera alle domande!
Un libro di oltre 45 pagine che ti svela i trucchi per stupire ospiti e amici
•Uff, un altro insopportabile libro pieno di “floreale, fruttato, etereo, persistente”!
No, niente di tutto questo. I VERI SEGRETI DEL BRINDISI PERFETTO affronta un solo argomento: come abbinare vino e cibo. E lo affronta da tutti i punti di vista. Ma non è – e, ripeto, NON È – un manuale di degustazione. Non t’insegno a capire i colori del vino, a riconoscerne i profumi, a comprendere il metodo di produzione: per tutte queste cose, esistono corsi e volumi meravigliosi, che puoi comprare ovunque.
Il mio libro ti vuole aiutare a fare una sola e unica cosa: abbinare vino e cibo senza commettere errori. Anzi, facendo un successone ogni volta. Hai presente quando temevi che gli amici ti indicassero al ristorante, davanti al cameriere, chiedendo a gran voce che tu decidessi il vino per tutti? Bene, dopo aver letto questo libro lo farai senza neppure pensarci e, di certo, senza più alcun timore.
Oltre a un metodo semplice e sicuro, anche centinaia di esempi pratici e una lista di vini salvavita
•Ma, esattamente, in cosa è diverso da altri libri sul vino?
Che, prima di tutto, non è un libro sul vino, ma esclusivamente sull’abbinamento vino-cibo. E in questo si differenzia da tutto quanto puoi trovare in libreria. Non ci credi? Controlla con i tuoi occhi. Attenzione: non sto dicendo che i libri pubblicati sull’argomento non siano validi. Al contrario, lo sono molto. Ma non ti parlano mai soltanto di questo, anche se dal titolo sembrerebbe proprio così.
Quel che ti propongo io è un METODO FACILE E ISTINTIVO per giostrarsi con gli abbinamenti. Niente storie che risalgono ai tempi delle Grotte di Lascaux, teorie, analisi scientifiche, paroloni importanti, aggettivi buttati lì all’Antonio Albanese che fa la parodia del sommelier.
Il segreto di questo manuale è di insegnarti un metodo pratico, veloce e sicuro per fronteggiare qualsiasi situazione, anche al ristorante
•Non sembra poi molto…
Incontentabile, vero? OK, allora ti rivelo che nel libro troverai centinaia di esempi pratici, pronti da sperimentare. Inoltre, ti rivelo una lista di vini rossi e rosati SALVAVITA, che ti faranno fare sempre bella figura, sia a casa, sia dai tuoi amici, sia al ristorante.
•Questa è la prima volta che lo sento… Che cosa sarebbero i vini salvavita?
Mi sono messo nei panni di chi non disdegna di bere ogni tanto qualche bicchiere di vino, ma non ci muore dietro, non è insomma un appassionato. Ossia credo il 90% della gente. Di solito, queste persone non hanno problemi con i bianchi: un calice di bianco è sempre gradito, sempre che appunto piaccia e poco importa se sia abbinato bene o male a un pesce.
Il problema vero sono i rossi: molti non sono amati dal gentil sesso perché astringono troppo le gengive, altri sembrano amari, altri non si capisce bene se possono essere bevuti per un intero pasto senza creare problemi… Insomma, se scegli un rosso rischi grosso.
Fino a ora.
La lista dei vini salvavita è proprio questo: un elenco di vini rossi (e anche rosati) che puoi usare con facilità, che puoi sempre stappare con qualunque piatto che non sia di mare o di lago sapendo di avere successo. E sono rossi apprezzati anche dalle signore. Mica male, vero?
Una lista esclusiva di vini rossi e rosati che potrai usare senza problemi a tutto pasto, anche con persone che non amano i rossi.
•Di vino non so proprio nulla, neppure come si produce. Questo libro può fare per me?
È fatto proprio per te! Se sei già un esperto, può darsi che il libro non ti serva a nulla. Ma se non sai nulla di vino, è perfetto. Anche perché non ti annoia e non ti porta fuori dal seminato. Non ti racconta i segreti della fermentazione malo-lattica, il conteggio degli archetti, le meraviglie degli aromi più eterei dell’universo… Ti dice, in modo semplice, come abbinare ogni cibo al vino. E se non hai voglia neppure di fare questa fatica, ti offre centinaia di esempi già pronti da provare. E se è troppo anche questo, scegliti un vino tra la lista salvavita e risolvi tutto in un batter d’occhio.
•Dici che non vendi libri, poi lo proponi su Amazon… Scusa, ma non trovi qualche contraddizione in questo discorso?
Perplessità più che legittima. Allora: il libro l’ho regalato fino alla fine del 2018. Poi basta. Perché? Perché penso che questo tempo sia più che sufficiente per spingere le persone interessate a scaricarlo. Se oltre due mesi non bastano, potrei lasciarlo in circolazione una vita che non succederebbe più nulla. E io non voglio fossilizzarmi su progetti già realizzati. Voglio inventarmi qualcosa di nuovo. Così, lo tolgo dal sito e lo metto su Amazon. Non tanto perché spero di ricavarci qualche soldo, ma perché così lo ricolloco nella fascia del suo giusto valore. Chi ha impiegato troppo tempo a decidere se valesse o no lo sforzo di scaricarlo, ora lo paga. Se lo vuole. Oppure lo lascia lì. Ma di sicuro non l’avrà più.